donazione cordone ombelicale: prassi da diffondere

Molto spesso si parla di staminali, un argomento molto delicato perchè legato a una branca della medicina che da molti anni fa ricerca e cerca di sperimentare nuove cure per tutte le forme tumorali alle quali molte persone sono affette, uno dei problemi più urgenti in tema di staminali è legato al fatto che risulta difficile riprodurne i meccanismi.

Parliamo di cellule presenti nel sangue, molto vitali e in grado di rigenerare e produrre a loro volta altre cellule, un meccanismo che da molto tempo tramite ricerca e sperimentazione, la scienza moderna cerca di riprodurre, molti però non sanno che le staminali hanno la loro maggior vitalità nel cordone ombelicale, un vero e proprio serbatoio naturale.

Conservazione cordone ombelicale: fondamentale

Uno degli eventi più importanti nella vita di una donna è proprio il parto, durante questa fase delicata nel cordone stesso, esiste una iperproduzione di cellule di tipo staminale, dentro al cordone ombelicale esiste e circola un sangue molto prezioso, cellule immature in grado di riprodurre a loro volta nuovi globuli bianchi, globuli rossi e piastrine.

La prassi fino a non molti anni fa, era quella di avere un bimbo e non conservare questo prezioso serbatoio di cellule molto vitali, in grado di dare nuovamente la vita grazie alle loro proprietà rigenerative, per questo motivo oggi i genitori, possono scegliere una strada molto diversa, possono decidere di conservare il cordone ombelicale con tutto il loro carico prezioso.

Una scelta importante e consapevole, molte volte quella che manca è l'informazione, la domanda che ora ci dobbiamo porre è per quale motivo conservare le staminali del cordone ombelicale, la risposta è semplice, tutte le persone affette da leucemie, tumori, mielomi e malattie metaboliche in generale, possono essere curate tramite queste cellule.

Il meccanismo di conservazione di basa sul loro congelamento, le staminali vengono portate ad un temperatura pari a 150 gradi sotto zero e conservati in dei contenitori definiti criogenici, non è possibile conservarle in maniera privata, la loro preservazione è a carico del servizio pubblico nazionale sanitario, una scelta importante da valutare