Genoma mutato e Hiv

Tecnologia 0 Comments 07/03/2014

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Un male oscuro che ha rappresentato l'incubo del secolo appena conclusosi è l'Hiv, viene chiamato così perché si tratta di una immunodeficienza acquisita che rende il corpo del paziente poco resistente ai virus, il corpo privo di difese immunitarie, improvvisamente manifesta una debolezza tale da poter essere attaccato da tutti i tipi di virus.

Un male oscuro emerso improvvisamente nel 1989, colpì all'epoca un celebra attore e poi alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, sull'Aids non si sapeva molto e proprio per questo motivo le persone che si ammalavano di questa forma erano destinate a morte certa, non esistevano cure o farmaci che ne potessero contrastare il decorso.

Poi la ricerca è evoluta, facendo in modo tale che si trovassero delle cure che hanno permesso di allungare la vita delle persone che ne soffrono, questo attraverso la somministrazione di farmaci retrovirali, questo almeno accadeva fino a questo momento, poi qualcosa è cambiato completamente, la decodifica del genoma umano ha aperto prospettive fino al giorno prima impensabili.

Per questo motivo si è potuto finalmente lavorare sulla genetica della cellule, la decodifica del genoma umano ha di fatto aperto la strada alla genetica, ora è possibile modificare le cellule, facendo in modo tale che queste abbiano una azione ben specifica, le cellule immunitarie dell'Hiv possono essere geneticamente modificate, una mutazione benefica in cellule chiamate T.

La possibilità di mutare le cellule nei pazienti affetti da Hiv, una operazione complessa che parte dal presupposto di modificare il nucleo di queste cellule e cercare di renderle più resistenti al virus, le tecniche utilizzate dai ricercatori, sono legate alla possibilità di modificare il genoma delle cellule, nello specifico è stato modificato il gene chiamato CCR5, responsabile della codifica delle proteine sulla superficie delle cellule immunitarie.

Un punto particolarmente critico per l'ingresso di virus come l'Hiv, successivamente questo tipo di cellule sono state infuse nel corpo dei pazienti, nelle settimane successive, alcuni pazienti hanno smesso di prendere i loro farmaci retrovirali per poter testare il funzionamento di questa cellula dal genoma modificato.

 


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