Arti protesici e senso del tatto

Tecnologia 0 Comments 28/02/2014

tecnologia:Arti protesici e senso del tatto

Uno dei problemi più diffusi quando si parla di protesi e arti artificiali è il senso di tatto, un problema legato al fatto che il cervello elabora stimoli sensoriali attraverso i neuroni, sinapsi collegate tra di loro che costituiscono vere e proprie autostrade dell'informazione, il cervello e la sua struttura proprio per questo motivo elabora questo tipo di segnali.

Quando un corpo subisce una amputazione, sia essa dovuta a un problema fisico o semplicemente ad un incidente, il cervello elabora in maniera ritardata la consapevolezza del fatto che manchi un arto, spesso queste persone hanno dichiarato di sentire ancora il proprio arto che manca, un fatto legato alla percezione, il cervello ancora una volta è il protagonista in questo senso.

Per questo motivo negli ultimi anni si è cercato di produrre delle protesi sempre più sofisticate, per cercare di costruire dei percorsi sempre più simili a quelli di una braccio autentico, ricordiamo infatti che un arto è sicuramente coordinato e mosso dal cervello, tuttavia per fare questo occorre un complesso di nervi, neuroni e stimoli che costituiscono il veicolo della percezione del nostro cervello.

Nelle protesi artificiali molte volte il vero problema è proprio il fatto che il cervello percepisce l'arto come un corpo estraneo, il fatto che si tratti di una protesi e non dell'arto vero, crea dei forti limiti a come il cervello può coordinare questo tipo di protesi, in questo senso la branca dell'ingegneria biomedica è in continua evoluzione, per cercare di ricreare sempre di più questo binomio cervello e stimolo sensoriale.

In questo senso è positiva la notizia di una protesi artificiale su un paziente di nome  Igor Spetic, quest'uomo ha perso il braccio durante lo svolgimento del proprio lavoro, ora per la prima volta ha la possibilità di sperimentare una protesi molto particolare, in pratica è collegata ai nervi residui del proprio braccio, questo consente di poter percepire le sensazioni, il lavoro di alcuni ricercatori degli Stati Uniti è stato proprio quello di sviluppare un modello di impulsi elettrici di natura differente da inviare ai nervi residui del braccio.

In questo modo si sono potute ricreare alcune sensazioni che sono alla base del funzionamento del braccio, un passo decisamente avanti nello sviluppo di arti artificiali sempre maggiormente evoluti.

 


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