Robot manovali

Tecnologia 0 Comments 14/02/2014

tecnologia:robot manovali

Quante volte abbiamo detto che la natura è maestra per determinate strategie adottate nel mondo di tutti i giorni? Gli straordinari meccanismi che governano il mondo intorno a noi, determinano a tutti gli effetti la sopravvivenza di una determinata specie rispetto ad un'altra, questo è il mondo della natura.

Molto spesso anche gli insetti hanno qualcosa da insegnare al mondo degli uomini, in questo senso anche la robotica, quella tecnologia che studia e costruisce dei robot sempre più sofisticati, cerca di adattare queste strategie al comportamento dei robot, cercando prima di studiare quali sono quei meccanismi riproducibili nel mondo dei robot.

Sembra paradossale dover parlare di un insetto come la termite, tuttavia hanno dalla loro parte una straordinaria peculiarità, quella di riuscire a creare strutture molto complesse, cumuli di terra molto alti nei quali costruiscono la loro tana, questo non necessariamente avendo un progetto strutturato.

Le termiti utilizzano una strategia di tipo organizzativo definita stigmetria, in pratica una sorta di comunicazione locale a breve raggio che consente di gestire una attività specifica, questo non avendo alcun tipo di riferimento in termini di coordinamento, in pratica comunicano, svolgono una attività sociale insieme ma non sono coordinati da unità centralizzata.

Un gruppo di ingegneri della Harvard University, sono riusciti a ricreare questo meccanismo che governa le termiti, in dei piccoli robot manovali che avevano dentro al loro software questo tipo di programmazione, un deciso passo in avanti per poter gestire dei robot e fargli svolgere delle operazioni più o meno complesse, senza la necessità di un coordinamento centralizzato.

La robotica in questo senso fa decisi passi in avanti verso un maggior perfezionamento di questi meccanismi mutuati dal mondo della natura, un modo per studiare dei comportamenti complessi che possono poi essere utilizzati per la programmazione di software che coordineranno l'attività dei robot.

Il mondo della robotica sempre più simile al mondo della natura, forse un giorno avremo androidi con strutture complesse come quelle del cervello umano, segnali di una tecnologia sempre più raffinata e nello stesso tempo inquietante.


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