tecnologia:robi il robot da costruire
Vi ricordate le famose raccolte che ogni settimana vengono pubblicate in edicola associate a certe riviste? Penso proprio di si, solitamente si parla degli oggetti più disparati, quindi raccolte per costruire oggetti di vario genere, giocattoli, oppure raccolte per costruire il corpo umano.
Al di là di tutto, bisogna dire che occorre avere pazienza, costanza e riuscire a raccogliere tutti i pezzi per assemblare l'oggetto di turno, un motivo per le riviste che lo sponsorizzano di avere una maggior vendita di copie e un motivo invece per quelli che fanno queste raccolte di avere l'oggetto desiderato.
Ora De Agostini, nota casa editrice leader in Italia nella produzione di riviste e libri fa un passo ulteriore in avanti, si parla di robotica, per meglio dire si parla del primo robottino che può essere costruito e assemblato direttamente dalle persone che raccoglieranno con pazienza i pezzi.
Questi verranno inseriti in ogni rivista pubblicata, per dare modo all'utente medio di poter raccogliere tutti i pezzi che servono all'assemblaggio del robot, parliamo in ogni caso di un piccolo robot sofisticato, il suo nome è Robi e potrà interagire con le persone avendo al suo interno un ampio ventaglio di comandi.
Parliamo di una invenzione a cura di Tomotaka Takahashi, un genio giapponese della robotica non nuovo a invenzioni del genere, un modo per incrementare sicuramente la vendita di riviste, nello stesso tempo anche una sfida per tutti gli appassionati che si vogliono cimentare nella costruzione di un piccolo robot.
La robotica comincia a fare capolino anche nelle case degli italiani, in questo modo per la prima volta in assoluto le persone potranno confrontarsi con un ambito della tecnologia che in modo particolare in Giappone vede il suo fulcro, un popolo maggiormente evoluto rispetto a noi da un punto di vista tecnologico e sempre pronto a stupire con nuove invenzioni.